Il frate domenicano Tommaso d’Aquino, professore di teologia, filosofo e grande predicatore, giunse a Fossanova verso la fine di febbraio del 1274, mentre era in viaggio verso Lione, chiamato a partecipare al Concilio indetto da Papa Gregorio X. Le sue non buone condizioni di salute lo avevano costretto a un breve soggiorno a Maenza, nel castello di sua nipote Francesca, da dove raggiunse la vicina Abbazia Cistercense di Fossanova.

Qui, ospitato in quella che era la Casa dell’Abate,  trasformata nel Seicento in Cappella dedicata alla sua memoria e meta continua di pellegrinaggi, trascorse i suoi ultimi giorni e morì in una stanza della foresteria il 7 Marzo 1274.
In un primo momento, fu sepolto nella Chiesa abbaziale di Fossanova dove quasi mezzo secolo più tardi, nel 1323, si svolse uno dei processi che portarono Papa Giovanni XXII a proclamarlo Santo. Nella Concattedrale di Santa Maria Annunziata, nel centro storico Priverno, è conservata una sua importante reliquia, il Teschio, e a Priverno esiste uno dei più antichi complessi monastici dedicati al Santo.