San Tommaso d'Aquino: il culto
Tommaso d’Aquino fu canonizzato il 18 luglio del 1323 da Giovanni XXII, e l'11 aprile 1567, con la bolla Mirabilis Deus, papa Pio V lo dichiarò Dottore della Chiesa.
Il Santo è patrono dei teologi, degli accademici, dei librai e degli studenti e di molte città, fra cui Priverno, segnate dai diversi momenti della sua vita.
La sua festa liturgica, da secoli fissata al 7 marzo, giorno della sua morte, dopo il Concilio Vaticano II, che ha raccomandato di allontanare le feste liturgiche dei santi dal periodo quaresimale e pasquale, è stata spostata al 28 gennaio, data della traslazione delle sue spoglie a Tolosa, nel 1369.
Solo nelle Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e Latina-Terracina-Sezze-Priverno, per una precisa disposizione ecclesiastica, la sua memoria continua a essere celebrata il 7 marzo.
Sepolto in origine nella chiesa abbaziale di Fossanova, i suoi resti, per alterne vicende e richieste autorevoli, nel tempo sono stati smembrati e trasferiti altrove. Oggi le sue reliquie sono principalmente venerate: nel Duomo di Priverno (teschio); nella chiesa di Saint-Sermain a Tolosa in Francia, portate lì nel 1369 dai Domenicani, su autorizzazione di papa Urbano V; a Salerno; a Napoli, nel Duomo e nell’antico convento dei Domenicani; ad Aquino; a Roma, nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva.
Un approfondimento sul culto e le reliquie di San Tommaso d'Aquino
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