San Tommaso d'Aquino
Tommaso dei conti d’Aquino nacque nel 1225 (o 1224) nel castello che la sua famiglia possedeva a Roccasecca d’Arce, nei pressi di Aquino, vicino alla celebre abbazia di Montecassino, dove, come oblato, ricevette i primi elementi della sua istruzione.
A quattordici anni si trasferì a Napoli, per studiare nella prestigiosa Università fondata da Federico II dove veniva insegnato, senza le limitazioni vigenti altrove, il pensiero del filosofo greco Aristotele di cui, il giovane Tommaso, intuì subito il grande valore. Negli anni trascorsi a Napoli, nacque la sua vocazione domenicana ma quando rivestì l’abito dell’Ordine fondato non molti anni prima da san Domenico, la sua famiglia si oppose e fu costretto a lasciare il convento.
Nel 1245 poté riprendere il suo cammino religioso e fu inviato prima a Parigi e poi a Colonia per studiare teologia sotto la guida di un altro grande domenicano del tempo, sant’Alberto Magno, alla cui scuola l’Aquinate svolse un’operazione di fondamentale importanza per la storia della filosofia e della teologia, e, si può dire, per la storia della cultura: studiò a fondo Aristotele e commentò gran parte delle sue opere mostrando la consonanza con i dati della Rivelazione cristiana e utilizzando largamente e acutamente il pensiero aristotelico nell’esposizione degli scritti teologici che compose.
Per le sue eccellenti doti intellettuali, nel 1252 Tommaso fu chiamato a Parigi dove conseguì, nel 1256, il titolo di Maestro di teologia e ricoprì una delle più ambite cattedre dell’epoca; qui iniziò anche la sua produzione letteraria che ha del prodigioso: commenti alla Sacra Scrittura, commenti agli scritti di Aristotele, opere sistematiche poderose, tra cui eccelle la Summa Theologiae, trattati e discorsi su vari argomenti.
Richiamato in Italia nel 1259, continuò a predicare e insegnare, prima a Napoli, poi ad Anagni e a Orvieto (1261-1265). Il Pontefice Urbano IV, che nutriva per lui una grande stima, gli commissionò la composizione dei testi liturgici per la festa del Corpus Domini, istituita in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena (1264) che Tommaso poté verificare di persona.
Negli anni 1265-1268 fu a Roma come teologo pontificio e diresse lo “Studium generale” dell’Ordine Domenicano, che aveva sede nel convento di Santa Sabina.
Nel 1269 fu richiamato a Parigi per un secondo ciclo di insegnamento. Gli studenti erano entusiasti delle sue lezioni, sempre affollatissime, così come il popolo era entusiasta della sua predicazione, segnata da grande semplicità e fervore.
Gli ultimi mesi della vita terrena di Tommaso restano circondati da un’atmosfera particolare, quasi misteriosa. Nel dicembre del 1273 chiamò il suo segretario Reginaldo da Piperno per comunicargli la decisione di interrompere ogni lavoro, perché, durante la celebrazione della Messa, aveva compreso, in seguito a una rivelazione soprannaturale, che quanto aveva scritto fino ad allora era solo “un mucchio di paglia”. È un episodio misterioso che aiuta a comprendere che tutto ciò che riusciamo a pensare e a dire sulla fede, per quanto elevato e puro, è superato dalla grandezza e dalla bellezza di Dio, che ci sarà rivelata in pienezza nel Paradiso.
Qualche mese dopo, il 7 marzo del 1274, Tommaso si spense nell’Abbazia cistercense di Fossanova.
Fu canonizzato il 29 giugno del 1323, ad Avignone, da papa Giovanni XXII e l’11 aprile 1567 papa Pio V, con la bolla Mirabilis Deus, lo dichiarò dottore della Chiesa.
Le sue spoglie, conservate per un certo tempo nell’Abbazia di Fossanova, sono state traslate nel 1369 in Francia, nella chiesa domenica dei Giacobini a Tolosa. Altre reliquie si conservano nella chiesa di san Domenico a Salerno, nel convento dei Domenicani e nel Duomo di Napoli, nelle basiliche concattedrali di Priverno e Aquino e nel Duomo di Anagni.
San Tommaso d'Aquino è patrono di Napoli, Priverno, Aquino, Monte san Giovanni Campano, Falerna, Pianopoli, Belcastro e protettore dei teologi, degli accademici, dei librai e degli studenti.
La sua festa liturgica, da secoli fissata al 7 marzo, giorno della sua morte, dopo il Concilio Vaticano II, che ha raccomandato di spostare le feste liturgiche dei santi dal periodo quaresimale e pasquale, è stata fissata al 28 gennaio, data della traslazione delle sue reliquie a Tolosa nel 1369. A Priverno ed Aquino la sua memoria continua a essere celebrata il 7 marzo.
Breve biografia liberamente tratta una Catechesi di Papa Benedetto XVI - Udienza generale del 2 giugno 2010
Il pensiero di san Tommaso d’Aquino in tre catechesi di Papa Benedetto XVI.
Qui i pdf delle tre udienze:
2 Giugno 2010
10 Giugno 2010
23 Giugno 2010
Papa Benedetto XVI
Udienza generale del 2 Giugno 2010 su San Tommaso d'Aquino
Papa Benedetto XVI
Udienza generale del 16 Giugno 2010 su San Tommaso d'Aquino
Papa Benedetto XVI
Udienza generale del 23 Giugno 2010 su San Tommaso d'Aquino
Per approfondire:
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